NARDO' - Una storia già vista, iniziata un secolo fa e durata un ventennio. Italiani, non fate scherzi.
Caro Direttore, sei simpatizzante nazi in questa epoca? Allora non corri nessun rischio, anzi hai speranze di diventare ministro o sottosegretario. Se invece sei antifascista militante vieni etichettata come “facinorosa”, rischi 24 anni di reclusione in un carcere europeo, e se insegnante puoi essere radiata da tutte le scuole, per paura che tu possa educare i nostri figli e nipoti all'antifascismo!
Per gli esponenti di governo, che giovedì u.s. hanno aperto i lavori al Consiglio Europeo, un ministro o un sottosegretario che dichiari il falso, che manda in bancarotta la sua azienda, con migliaia di lavoratori, o svaligi proprietà che appartengono alla collettività, oppure se sei stato condannato da un Tribunale, puoi continuare a fare il ministro ed arricchirti. Tanto manca poco che dal codice penale aboliscano (per gli “amichetti” del governo) la truffa e la corruzione.
Se invece sei militante antifascista, come Ilaria Salis, la musica cambia:
ha partecipato ad una manifestazione di protesta antinazista, come attivista e (anche se non conosciamo realmente quanto accaduto) il capo d’accusa dice che ha menato due naziskin radunati con altri fanatici in una piazza per commemorare il loro feticcio, Hitler.
In questo caso la prima cosa che dicono gli esponenti di governo italiani, per evitare di parlare delle condizioni disumane del sistema carcerario ungherese, sapete cos’è?
Ilaria Salis, non potrà più fare l’insegnante in una scuola, perché è una vergogna, prima che come insegnate, come figlia. E si spingono oltre, dicendo che se colpevole, non potrà esercitare in tutte le scuole italiane, perché al sol pensiero che ha percosso dei bravi ragazzi naziskin, che fanno il saluto romano e bastonano gentaglia comunista, dovrà essere radiata come maestra.
Manca poco dicano che è reato intralciare le manifestazioni dei neo nazisti. E poi, non sia mai che una pericolosa facinorosa, che si dichiara antifascista, educhi domani a dei ragazzini in una scuola e venga in mente di istruire ai principi della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza antifascista. Ci mette in imbarazzo con l’amico ungherese Orban, che queste insegnanti antifasciste vadano a Budapest a manifestare per i diritti civili universali contro i nazifascisti.
E queste cose, i signori del governo, le dichiarano con volgare strafottenza, facendo finta di non aver visto Ilaria Salis, esibita in mondo visione, con i ferri ai polsi e le catene ai piedi, dalla polizia secutoria di Budapest. Il tutto con deplorevole disagio per tutti noi, e in barba ai più elementari diritti civili dell’uomo, come sancisce l’art. 3 della Carta Universale dei Diritti dell’Uomo.
Ecco qual’ è la considerazione dei politici italiani dell’estrema destra (probabilmente per non rattristare l’amico Orban) per i diritti democratici, nei confronti di un essere umano imprigionato da undici mesi in un penitenziario magiaro.
E chi se ne frega, dicono, se Ilaria in quel carcere è in “compagnia” di cimici e topi. Allo stesso modo, cosa può essere mai se questa ragazza viene esposta, a pubblico ludibrio, dalle autorità carcerarie davanti al mondo con catenacci e cuoio come ai tempi degli schiavi.
Anzi, qualche membro del governo, per non incattivire l’amico Orban (già malvagio di suo) ha dichiarato cinicamente: “ognuno può punire come vuole nel suo paese”.
È inutile perdere tempo ad interrogare i ministri nelle aule parlamentari, o indirizzare appelli, tanto hanno già manifestato come la pensano in merito.
E quel che appare più grave, agli occhi della cultura democratica che ancora in tanti custodiamo, gelosamente, che in Italia questo governo voglia capitombolare verso la “democratura ungherese”.
Eduardo Galeano coniò la parola democratura per descrivere la convivenza di elementi democratici e autoritari all’interno di un modello che potremmo definire come “democrazia ristretta” o in altri termini “dittatura costituzionale”.
Ilaria Salis ad oggi non sa di cosa è accusata e cosa le viene addebitato realmente.
Pertanto, per leggere, meglio e bene la brutale regressione che sta avvenendo in questo paese, e affinché non ci dicano che abbiamo nauseato con il “refrain” sul ritorno del fascismo, traduciamo che ormai anche noi siamo sulla strada di una democrazia ristretta o limitata.
E dunque, sei simpatizzante nazi in questa epoca? Allora non corri nessun rischio, anzi hai speranze di diventare ministro o sottosegretario. Se invece sei antifascista militante vieni etichettata come “facinorosa”, rischi 24 anni di reclusione in un carcere europeo, e se insegnante puoi esse radiata da tutte le scuole, per paura che tu possa educare i nostri figli e nipoti all'antifascismo!
Maurizio Maccagnano, sindacalista dissidente